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Il mercato turistico nell’era dei social

Un settore che ha subito una profonda trasformazione “social” da qualche anno a questa parte è quello del turismo. Complici del fenomeno sicuramente le compagnie di volo low cost, le piattaforme di booking e i forum di discussione.

Se fino a qualche anno fa prenotare una vacanza significava doversi recare in agenzia e spendere una bella somma, oggi le molteplici piattaforme di prenotazione online hanno dato la possibilità a molti di organizzare la propria vacanza, scegliendo l’opzione più adatta al proprio budget. Grazie ai numerosi siti di settore, non è poi così difficile scegliere un b&b poco lontano dal centro, pianificare tutti gli spostamenti a piedi o con i mezzi e stendere dei programmi giornalieri con i punti di maggiore attrazione.

Le vacanze estive del 2017 sono alle porte. Ma quali sono le mete più richieste? Secondo TripAdvisor Gallipoli, l’Isola d’Elba e Cattolica sono le mete italiane più gettonate per l’estate 2017. Grecia e Spagna restano le più cliccate per l’estero. Nonostante i prezzi più alti, spopolano Mykonos e Santorini, Creta, Maiorca, Formentera e Ibiza. Il Summer Vacation Value Report del 2017 sembra non svelarci nulla di nuovo: in estate si preferisce il mare. Si tratta, però, di una ricerca innovativa, realizzata non intervistando un campione di persone ma considerando il numero di ricerche e prenotazioni effettuate sul portale a inizio primavera.

Se per l’ambito food le strategie di marketing aziendale sarebbero la chiave delle scelte degli utenti, per quanto riguarda questo settore è il passaparola a tenere le redini: le persone preferiscono ascoltare un giudizio fidato quando si tratta di vacanze. Lo dimostra una ricerca fatta da Blitz Agency: “quando un turista dalla vena social scatta il perfetto selfie vacanziero, di fatto sta creando qualcosa di più complesso di un semplice senso d’invidia nei vostri confronti: sta per creare una sorta di replicante.” Secondo la ricerca l’84% degli utenti organizza le proprie vacanze in base ai post di qualcun altro.

Quindi come agiscono i brand in questo caso? Non c’è dubbio che Instagram, Facebook e YouTube hanno sostituito le tradizionali fonti di ispirazione per i viaggi come la TV, i film e le riviste.Sempre più i social sono pieni di selfie e foto-cartolina di paesaggi esotici, acque limpide, corpi super abbronzati e pranzi da acquolina in riva al mare. Ma, è bene sapere, che spesso si tratta di viaggi sponsorizzati o di post di travel bloggers ingaggiate per incrementare l’engagement virale della compagnia/hotel/prodotto sfruttando la loro popolarità. Insomma, chi direbbe di no ad un viaggio gratuito? Da una foto ad un click, poi, il passo è breve, soprattutto se si tratta di siti dalla user experience mobile friendly, con possibilità d’acquisto easy e modalità di pagamento rapide e indolore. Ma, care aziende, attenzione alle promesse fatte sui social, il consumatore non perdona!






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